Di tutte le mattine è quella che più aspetti. Ti svegli presto, perché ne hai l’ansia dentro e capisci, dal chiaro che filtra, che sarà una bella giornata. Rimani fermo qualche istante perché quel momento possa penetrare bene nella mente, e scolpirla. Hai già l’odore del mare che riempie i polmoni, sebbene il mare sia lontano; hai già le mani fredde per l’emozione, sebbene tu sappia che dovrai trattenerla un intera giornata. Quando giungi in Piazza Castello il sole è già alto e le strade sono deserte. Giungono subito i primi autobus colorati delle squadre e tu sai e capisci che i corridori vivono la stessa tensione, lo stesso tuffo al cuore che tu stai vivendo. L’aria è fredda e tu giri in quella selva di automobili che a poco a poco si popola di maglie colorate, biciclette e spettatori. I corridori si fanno attendere e poi scendono tutti assieme. Qualcuno si ferma a parlare, qualcun altro procede spedito alla firma. Poi si concentrano attorno alla fontana davanti al Castello, e capisci che il lungo viaggio è già cominciato. Sono le nove del mattino di un Sabato che si ripete da cento anni. Sanremo è lontana, ma è già un pensiero fisso che si contorce.
Dall'anteprima dello Speciale Sanremo 2010: leggi tutto il racconto.
2 commenti:
io di milano sanremo non ci capisco molto pero è un bel racconto
ciao diddo didda; non credo sia necessario conoscere qualcosa di più. Se ti è piaciuto il racconto ne sai quanto basta!
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