Ho dovuto leggere due volte il libro della Politkovskaja per
capire che il crimine più orrendo perpetrato dal potere non è quello dell’omicidio,
dello stupro o della tortura ma la coltura dell’indifferenza. Mi sono chiesto perché
un potere possa coltivarla e gestirla, quale vantaggio ne tragga, e temo di non
essere giunto ad una conclusione. Oppure, tale conclusione era talmente assurda
che non ho voluto accettarla: il potere coltiva l’indifferenza perché essa è il
metodo più semplice per risolvere un problema. L’opinione pubblica vive nella
convinzione di avere a disposizione (gratuitamente) una pluralità d’informazione
e pertanto di conoscere, sapere e comprendere. Nulla di più deviante, in quanto
è proprio la mole quotidiana di informazione (spesso spiccia) a comprimere ed
offuscare gli eventi degni di rimanere in evidenza. E su questo il potere conta.
Per chi ha subito una sciagura, l’abbandono è la forma più crudele di
soppressione. Peggio della sciagura stessa. Il voltar le spalle da parte di
coloro che avevano detto e scritto “non vi abbandoneremo” è il tradimento più
grande. Questo blog si è in passato occupato dei territori devastati dal
terremoto dell’Italia centrale del 2016, spesso attraversati da splendide corse
ed il post di oggi è dedicato a quel gruppo di volontari che lottano ogni anno
per organizzare NoiconVoi, la pedalata solidale che tocca alcuni dei luoghi del
disastro, ma che soprattutto lotta per far parlare di se, almeno nel mondo del
ciclismo. Vi chiediamo di iscrivervi alla pedalata, anche se non parteciperete (pagando il contributo simbolico),
e se invece andrete, di fotografare e di scriverci della vostra esperienza. La
pubblicheremo. E poi attenderemo un'altra stagione di ciclismo, una tappa della Tirreno, o
del Giro, per tornare in quelle terre, le terre che circondano i Sibillini, il
Redentore, e le fiabe di streghe e fate. Luoghi che da sempre incantano ed allo
stesso tempo stuzzicano la fantasia di chi racconta di paradisi ed inferi. Forse
proprio per via di ciò che quelle terre espongono in superficie, e nascondono
tra le viscere.
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