Frapporti e Cima in fuga nella tappa di Pesaro |
Il crocevia di Santa Maria dell’Arzilla non convinceva ne me, ne mio figlio. Così siamo risaliti in auto e ci siamo avventurati su una stradina che aggira il paese. Sempre più stretta e sempre più brutta, sino a quando non siamo giunti in mezzo ai campi. Un occhio alla terra, che non fosse troppo fangosa, perché l’auto non si impantanasse dentro. Fangosa, ma non troppo, si rischia ma si deve fare presto, che già si sente l’elicottero. Altre stradine, altri campi. Colline a perdita d’occhio con lo sguardo rivolto alla direzione della corsa, sperando di ritrovare la provinciale. Che improvvisamente si rivela, con un rettilineo infinito in discesa verso il paesello. Io smanetto con l’esposimetro che mi da qualche problema, mentre mio figlio mi salva con questa magnifica foto, che rivela tutto il bello che avevamo di fronte e che, francamente, sarebbe stato difficile descrivere solo a parole.
1 commento:
grande Mario!
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