Sorride serenamente. E’ contento di esserci. Sembra un ragazzo, eppure è uno dei più anziani. Porta sulle spalle due vittorie ed una lunga serie di podi e ad ogni Maggio è sempre uno dei punti di riferimento per le grandi montagne. Adesso è li che si gode questo percorso e sembra quasi pensare che, con qualche anno in meno, avrebbe potuto essere il Giro perfetto per lui. Quando un giornalista gli chiede se può vincere lui quasi si mette a ridere, ma poi forse ci pensa su e comincia a parlare:
Sono contento che venga Armstrong e che vengano tanti altri protagonisti del grande ciclismo
Cosa cambia nel nuovo disegno del Giro?
Le montagne arrivano molto presto.
Cosa cambia?
Soprattutto dovrà cambiare la preparazione dei corridori. A Venezia si deve arrivare preparati, nessun dubbio su questo.
Ed in corsa?
Spero ci sia meno controllo. Lo scorso anno la corsa è stata troppo bloccata; pochi attacchi, abbiamo lasciato andare a spasso Contador per le prime due settimane senza realmente provare la sua condizione.
La tappa Abruzzese così corta non rischia di sfavorirti?
Forse. Però io odio le lunghe tappe di salita vecchio stile. No, non sono per nulla deluso dal disegno di quella frazione.
E la crono?
Quella crono va presa per le corna. E’ un percorso severo e non mi sento del tutto tagliato fuori.
E la grande novità del Giro è…?
I grandi favoriti del Tour rinunceranno al Tour per venire a contenderci la corsa di casa. Questa è la grande novità. Qualcosa che mi stimola moltissimo.
Ha imparato ad essere paziente. Adora la maglia rosa e si capisce da come ne parla. E’ conscio del fatto che il tempo migliore è passato ma non se ne fa un cruccio. Non rinuncia a voler essere protagonista ed in corsa, con questo percorso, ne inventerà una delle sue.
Sono contento che venga Armstrong e che vengano tanti altri protagonisti del grande ciclismo
Cosa cambia nel nuovo disegno del Giro?
Le montagne arrivano molto presto.
Cosa cambia?
Soprattutto dovrà cambiare la preparazione dei corridori. A Venezia si deve arrivare preparati, nessun dubbio su questo.
Ed in corsa?
Spero ci sia meno controllo. Lo scorso anno la corsa è stata troppo bloccata; pochi attacchi, abbiamo lasciato andare a spasso Contador per le prime due settimane senza realmente provare la sua condizione.
La tappa Abruzzese così corta non rischia di sfavorirti?
Forse. Però io odio le lunghe tappe di salita vecchio stile. No, non sono per nulla deluso dal disegno di quella frazione.
E la crono?
Quella crono va presa per le corna. E’ un percorso severo e non mi sento del tutto tagliato fuori.
E la grande novità del Giro è…?
I grandi favoriti del Tour rinunceranno al Tour per venire a contenderci la corsa di casa. Questa è la grande novità. Qualcosa che mi stimola moltissimo.
Ha imparato ad essere paziente. Adora la maglia rosa e si capisce da come ne parla. E’ conscio del fatto che il tempo migliore è passato ma non se ne fa un cruccio. Non rinuncia a voler essere protagonista ed in corsa, con questo percorso, ne inventerà una delle sue.
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