venerdì 24 febbraio 2023

Il cassetto dei ricordi

 

La fuga della Milano Sanremo 2019 presso i Piani d'Invrea, ma io in Liguria non pedalavo da vent'anni



Il sole deve sorgere ancora quando arrivo a Voltri. Alcuni pescatori stanno sulla riva, mentre l'aurora colora il cielo. Odore di focaccia. Fremo. Tiro fuori la bici, aspetto ancora un momento e poi parto, non riesco più ad attendere. Sono vent'anni che non pedalo più da queste parti e adesso mi sembra di esserci stato ieri. Odore di salsedine, si parte. Gli scogli, il tunnel, la spiaggia di Vesima, Arenzano e poi la Colletta, sembrava più dura. Viaggio sulle ali dei ricordi e mi sembra di non fare fatica. Una volta mi pareva chissà cosa, mentre oggi sono sciolto, spedito. Più vecchio di vent'anni ma più allenato, più consapevole. Svolta, entroterra e la strada sale, l'aria si fa subito fredda. Le rampe verso Alpicella si fanno sentire, adesso si che si fa dura. Da lassù il mare sembra oro, controluce. Si torna, riviera, Piani d'Invrea, Arenzano e focaccia alla cipolla. Già si vede Crevari sulla collina, quella che una volta era la mia salita test. Salgo gagliardo, sono nel mio. Batto agile il me stesso di vent'anni fa. Poi due ultimi tornanti che proprio non ricordavo. Finita. La salita e la giornata. Si torna verso Voltri. Su quell'ultimo lembo di città dove tutto ha fine e tutto il resto ha inizio. Sembra rimasto tutto uguale a quando venivo quaggiù appena patentato con la 126 rossa di mia madre. Quel pezzo di spiaggetta, quanti ricordi. Laggiù quel baracchino, quello spoglio per l'inverno, fu lì che diedi il primo bacio. O forse no, pensai solo di farlo. Che importa, è passato tanto tempo. Tempo che non torna ed è bene che rimanga dove un giorno l'ho lasciato. È ora di chiudere il cassetto dei ricordi, non tornerò più qui, almeno per un po'.


Quel lembo di terra ed il baracchino



Quasi un viaggio nel tempo


La riviera è stupenda soprattutto d'inverno






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